Siracusa e dintorni
Siracusa, ogni angolo del centro storico della città dice tutto della stratificazione culturale creatasi: l’imponenza del tempio di Minerva, perla di una piazza scenografica e luminosa, ornata da palazzi prestigiosi: Palazzo Beneventano del Bosco, Palazzo Vermexio, Palazzo dell’Arcivescovado, Palazzo Borgia del Casale e la Chiesa di Santa Lucia alla Badia. Scendendo per la stretta via si raggiunge la mitica Fonte Aretusa e, costeggiando il lungomare Alfeo, si conquista progressivamente alla vista il duecentesco Castello Maniace, dimora dello Stupor Mundi, l’imperatore Federico II. L’imponenza della grecità dell’antica colonia corinzia si offre poi al visitatore nel Parco archeologico della Neapolis, nella parte alta della città. Altre numerosissime tracce dell’età greca, ma anche delle età preistoriche e delle successive, sono raccolte nel Museo Archeologico “Paolo Orsi”. A ridosso del Museo si trova poi il complesso della Chiesa di San Giovanni alle Catacombe. Qui si snodano le omonime catacombe, esteso labirinto risalente al IV-V secolo d.c., rifugio di una delle prime comunità cristiane.
Noto definita il giardino di pietra dorata e considerata la capitale del Barocco siciliano, colpisce ogni visitatore per la sua atmosfera incantevole ed aristocratica dai toni caldi dati dalla pietra color miele. Proseguendo dal piano della Chiesa di S. Francesco e dalla semplice ma elegante chiesa di S. Chiara, o dall’area del S. Salvatore fino al capolavoro di S. Domenico, passando per una rinata Cattedrale che, su una scalinata monumentale, trionfa di fronte al sinuoso loggiato di Palazzo Ducezio, ciò che colpisce è la straordinaria armonia dell’insieme. I balconi di Palazzo Nicolaci, sull’omonima via, rinominata dai netini “La salita del principe”, sono unici: creazioni originali di maestri locali che stupiscono ogni passante con i loro mascheroni, con le sinuose sirene o coi cavalli alati. La via Nicolaci fiorisce ogni primavera, come saluto alla bella stagione che Noto celebra attraverso l’Infiorata. La salita del Principe diventa un lungo tappeto di fiori dai vivaci colori che riproducono ogni anno un tema diverso. Al barocco dei suoi gioielli in pietra corrispondono prelibatezze gastronomiche uniche. La mandorla pizzuta, il marzapane e le arance si trasformano in dolci dai sapori ora delicati ora speziati, che ben si accompagnano al delicato moscato d.o.c. prodotto in zona.
Spiaggie Appena fuori Noto, volgendo verso il mare, è possibile passeggiare sulle spiagge dorate della “Marina di Noto” o della caletta “Calabernardo”, oppure, volgendo verso sud, ci si ritrova fra le dune africane della riserva di Vendicari, ruderi di un’antica tonnara con pantani meta di fenicotteri ed altri ucceli migratori.
E se non siete ancora assuefatti di archeologia antica, potrete stupirvi ammirando i mosaici della Villa Romana del Tellaro, pregevoli per la manifattura e i soggetti rappresentati.